domenica 11 aprile 2010

Eglefino al forno in crosta di erbe aromatiche

L’altro giorno, complice una giornata di primavera particolamente mite e una mini vacanza sulle coste irlandesi che mi ha fatto ricordare la vastita' dell'oceano che circonda l'isola di smeraldo, ho deciso di regalarmi una cena fatta in casa a base di pesce e mi sono quindi diretta al negozio di pesce fresco vicino a casa mia. Dopo essermi aggirata un po’ per i banconi, cercando di mascherare la mia ignoranza ittica sotto un’aria pensierosa da grande chef, con sommo disprezzo del pescivendolo mi sono risolta a comprare un taglio di pesce invitante ma da queste parti piuttosto banale: due filetti di haddock. 

L’haddock e’ un pesce che qui in Irlanda ti tirano dietro, sia in versione fresca che panata a e fritta nel fish and chips (a proposito: sapevate che il fish and chips in Irlanda e' associato agli Italiani, che pare lo abbiano introdotto nel paese?), ed e’ cosi’ frequente che io ho sempre pensato non fosse nulla di piu’ emozionante di un merluzzo, pesce per carita’ buono ma di poco esotismo.

Tornata casa con il mio malloppo, mi sono messa a cercare su internet ricette facili che potessi fare con il suddetto merluzzo e in questa mia ricerca mi sono imbattuta nella seguente informazione: non solo l'haddock non e’ affatto un merluzzo, ma in italiano ha un nome da me addirittura mai sentito: eglefino. 

Come vi accennavo, io di pesci ne sono veramente poco, ma l’eglefino proprio mi mancava e cosi’ mi sono messa a cercare nomi regionali con i quali magari potesse essere conosciuto e parentele con altri pesci che potessero aiutarmi, ma piu’ cercavo piu’ mi ritrovavo al punto di partenza. L’eglefino sembra essere variamente imparentato con il merluzzo (vi risparmio la cultura che mi sono fatta su di lui, lo stoccafisso e il baccala') nonché con il nasello, ma ci tiene moltissimo a mantenere la propria identita’ che quindi anche io manterro’ ed alla quale anzi dedichero’ addirittuta il titolo di questa ricetta.

La ricetta in se’ e’ molto semplice e qualora non trovaste l’egelfino, non me ne voglia male, potreste preparala anche con il merluzzo o il nasello.

Ingredienti:

1 filetto di eglefino a persona
Il succo di 1 limone
Timo
Maggiorana
Pangrattato
Olio evo
Sale
Pepe

In una ciotola, mescolate il succo di un limone con un cucchiaino di pangrattato, un cucchiaio di maggiorana e uno di timo: mescolate per bene in modo da ottenere una panatura di consistenza morbida (attenzione a non farla troppo solida, qualora dovesse accadere potete aggiungere altro limone). A seconda del vostro gusto potete mettere piu' o meno pan grattato, rendendola piu' o meno croccante.

A parte, salate e pepate il vostro filetto dalla parte senza pelle. Poi, aiutandovi con un coltello o una spatola, spalmate sul questa stessa parte del pesce la vostra panatura, creandone uno strato sottile che lo copra interamente. Quando siete soddisfatti, mettete il filetto in una teglia con un po’ d’olio evo, facendo attenzione che  con la parte con la pelle sia a contatto con la teglia. Mettete in forno preriscaldato a 150 gradi per circa 20 minuti. Passato questo tempo, controllate la cottura se servite ben caldo: l’eglefino e’ al suo meglio quando la carne e’ ancora abbastazna umida e la panatura dorata ma non troppo secca.

3 commenti:

http://abebedorespgondufo.blogs.sapo.pt/ ha detto...

Very Good.

nonnaGeca ha detto...

Che bello avere scoperto il tuo blog. Questa ricetta mi sembra proprio da acquolina. Mia figlia vive a Londra e quando vado a fare la spesa trovo sempre l'haddock, ma non mi ha mai entusiasmato, soprattutto la versione affumicata mi lasciava alquanto perplessa. La prossima volta lo proverò.
Grazie Susi

vizzo ha detto...

Buonissimo!! Grazie!!
Valentina, italiana a Boston