Se vi dovessi raccontare come passano le mie giornate ora che sono in maternita', vi racconterei certamente di passeggiate nel parco, di ore passate ad agitare sonagli, di docce fatte in fretta e furia e di biberon messi a sterilizzare, ma nessun racconto sarebbe completo senza la menzione della mia attivita' quotidiana principale: l'addormentamento di Matteo!
Sebbene i neonati tendano a dormire molte ore, per qualche motivo far passare Matteo dalla veglia al sonno e' cosa difficilissima: contrariamente alla sua mamma, che si addormenta ovunque con enorme facilita', Matteo deve infatti ogni volta essere convinto che dormire sia cosa buona e giusta, tratto di carattere che porta i suoi genitori a continue sperimentazioni sui metodi piu' adatti allo scopo: funzionera' un leggero dondolio? E la macchina che emette suoni rilassanti che dovrebbe ricordargli il battito del cuore della mamma che sentiva in pancia? E la copertina che lo avvolge stretto stretto?
La stragrande maggioranza di questi tentativi fallisce sempre miseramente, ma un rimedio infallibile e' infine stato trovato e questo rimedio ha la forma... del nonno! Se la nonna e' brava infatti nelle ore di veglia, non c'e' dubbio che il nonno ha un dono particolare per far dormire il nipote che in con lui si fa sonni profondissimi. Il motivo di questo successo come addormentatore sembrerebbe essere il seguente: non bisogna limitarsi a camminare per la casa tenendo Matteo in braccio, ma bisogna accompagnare la passeggiata con una ninna nanna specifica, creata allo scopo proprio dal nonno. La ninna nanna in questione usa la musica di una ninna nanna tradizionale, ma ha rime originali ed ha come protagonisti i pesci, del mare e non. Da qui, il suo nome: 'La canzone dei pesci'.
'La canzone dei pesci' e' composta da diverse strofe, e' aperta all'aggiunta di nuove rime e alla domanda 'questo bimbo a chi lo do' risponde, tra le altre, con le seguenti opzioni:
- lo daro' anche a un'orata con cui fa una passeggiata
- lo daro' anche a un bel tonno che gli fa venire sonno
- lo daro' anche a un salmone che gli canta una canzone
ed infine con la mia rima preferita: lo daro' a un maccarello, che e' un pesce molto bello.
Ed e' proprio al maccarello, ovvero allo sgombro, che dedicato questo post. A voi la ricetta e anche una sfida: una menzione speciale andra' a chi sa trovare una rima per la sogliola!
Filetti di sgombro fresco con burro alle erbe. Ingredienti:
- Filetti di sgombro (io ne ho preparati 2 a testa)
- Farina per la panatura, con mescolati un pizzico di sale e di pepe nero
- Burro (io ne ho preparati 100 gr e ho conservato quello in piu')
- Erbe: io ho usato timo e prezzemolo freschi, 1 cucchiaio di ognuna
- Succo di limone: un cucchiaio
Per prima cosa preparate il burro alle erbe: in una ciotola, usate una forchetta per mescolare la quantita' di burro prescelta con le erbe di vostro gradimento e il succo di limone. Non appena le erbe sono amalgamate per bene, date al burro aromatizzato una forma cilindrica e avvolgetelo in un pezzetto di pellicola trasparente. Mettetelo poi in freezer in modo che si raffreddi rapidamente.
A questo punto preparate il pesce: passate i filetti nella farina, scuoteteli in modo da eliminare quella in eccesso. Mettete sul fuoco una padella antiaderente e quando questa e' diventata molto calda, spalmate un pezzettino di burro sulla parte del pesce senza pelle. Mettete a cuocere i filetti facendo prima cuocere la parte con il burro: girateli dopo 3 minuti e lasciate cuocere dall'altra parte per 3 minuti ancora. Non appena sono cotti, metteteli nei piatti e aggiungete su di ognuno una rondella di burro alle erbe appena preso dal freezer in modo che il burro si sciolga lentamente. Servite immediatamente.
2 commenti:
Ciao!
Ma che belli i tuoi sgombri!
Mi sto scervellando per la rima con sogliola ma finora nulla :(
Buon pomeriggio!
Grazie mille!
Eh lo so, la sogliola e' dura: io sono 3 mesi che ci penso, ma successo zero!
Complimenti per il tuo blog; ti leggo spesso e mi piace moltissimo l'idea della tua raccolta - sto gia' meditando quale ricordo di viaggio mandarti. A presto!
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